Curatori mostra

Maria Paola Mosca, Paola Silvia Ubiali

CLAUDIO DESTITO

Seno e Coseno

La mostra presenta una selezione di opere realizzate dall’artista nell’ultimo quinquennio. Negli anni della
frequentazione dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Claudio Destito ha familiarizzato con arte
povera, concettuale, minimalismo che permeavano a fondo l’ambiente artistico torinese. Tale bagaglio
artistico-culturale resta la matrice fondamentale dal quale si sviluppa il suo linguaggio espressivo che
sfrutta la rappresentazione di oggetti banali e di uso quotidiano rapportandoli all’ironia dei giochi di parole
e dei doppi sensi. Questi ultimi costituiscono gli indizi che, insieme ai titoli delle opere, scelti attentamente
dall’artista, forniscono la chiave di lettura per la comprensione delle stesse.

DAL TESTO DI MARIA PAOLA MOSCA IN CATALOGO

Ha imparato dalla realtà a rappresentare la forma con ironia e ha fatto del colore semplice l’accento per il
suo parlare in immagini. Le opere più recenti di Claudio Destito sono ricoperte da una patina che sa di un
certo minimalismo anni sessanta e settanta, ma solo un occhio poco attento cadrebbe nel rischio di
classificare l’opera in un limite troppo costringente: dietro ogni composizione, infatti, gioca a nascondersi
l’occhiata divertita dell’artista che allude significati quasi troppo chiari, ben definiti e addirittura palesi.
I legni dell’artista lecchese di adozione sono costituiti dall’elemento materiale e completati da una
terminologia che parte dal fraseggio quotidiano, dai modi del dire comune e di un certo immaginario di
massa innalzato a componente dell’opera. Oltre al legno e ai colori usati, quindi, i diversi quadri-oggetto
esprimono una particolare serie di significati sintetici stretti in un rapporto non scindibile con l’aspetto
materiale. Nell’opera d’arte i soggetti, cose di tutti i giorni sono semplificati nella forma, ma estesi nella loro
componente concettuale ben oltre la mera rappresentazione fisica. Ecco allora che un pannello
arrotondato appeso perpendicolarmente alla parete riecheggia il fluire della Cascata a cui si ispira; e alcune
forme elementari schematizzate all’estremo, poi unite da una barra orizzontale rendono l’immagine di
panni stesi al vento. […] L’incipit del processo creativo è un pretesto semplice, quasi un’ode alla banalità del quotidiano.
Procedendo su questa linea di chiarezza espressiva il risultato non può che essere, quindi, lineare,
velocemente comprensibile per merito del linguaggio usato che è quello del parlare comune.
Benché la scelta sia orientata verso la semplicità compositiva, i lavori dell’artista sono una rappresentazione
efficace del reale che dalla loro componente concreta traggono quanto è sufficiente ad identificare il
soggetto. Attraverso la schematizzazione dell’elemento centrale, poi, viene enfatizzata la componente più
lirico-evocativa del modello, sottolineata tramite il titolo scelto. In questo modo viene dato pari peso
all’aspetto concreto e a quello concettuale in modo da ottenere una combinazione equilibrata di forme
elementari accumulate e definizioni esplicite dalla grande forza evocativa.
Ode alla memoria, quindi? In un certo senso.
Di sicuro Destito – coloristicamente e per temi scelti – fa andare il pensiero ad una certa idea di italianità di
cui l’opera è pervasa, rilanciata anche dal carattere divertito che formula rimandi e giochi di
parole/immagini. L’artista sfrutta sapientemente, infatti, queste caratteristiche che derivano in un certo
modo dalla sua sperimentazione del retaggio poverista di quando, poco più che studente nella Torino dove
si è diplomato, era difficile non confrontarsi con certi “mostri sacri” dell’arte contemporanea. Questo
confronto però lo ha visto attore e non recettore passivo. Sono infatti, importanti nelle sue prime opere del
periodo torinese, le ispirazioni derivanti dagli specchi di Pistoletto – in qualche modo espressione dell’Italia
e delle sue manifestazioni artistiche dell’epoca – comunque non presi pedissequamente a modello, bensì
manipolati e poi riutilizzati: il suo processo parte dal gesto di rompere l’oggetto riflettente per poi fare uso
dei pezzi risultanti nella realizzazione di scenari diversi, non totalmente reali, ma che dal reale prendono
forma e al reale si ispirano. Ne sono esempio le opere raffiguranti i cactus le cui spine sono i frantumi stessi
degli specchi rotti; quegli stessi frammenti che altre volte, invece, diventano le stelle in tele raffiguranti
scorci di firmamento poi assemblate su pareti blu. […] Destito gioca, come se in ogni creazione sfidasse la logica e la tendenza comune a complicare fin troppo
anche le cose più ovvie. Si diverte quasi al modo del Piccolo Principe di Saint-Eupéry che cerca e scopre i
significati doppi, seppur semplici e prevedibili, ma nonostante questo non tanto immediati per un occhio
adulto, cioè in genere condizionato da concetti predefiniti. Così, l’artista rappresenta quanto del reale le
parole sottintendono, cioè, ad esempio, le possibilità inespresse o quelle che filtrate dalla mente più
matura, vengono scartate perché meno lampanti e, quindi, dimenticate, in un certo senso, tra le miriadi di
informazioni registrate durante il corso di una vita. […]

BIO ARTISTA

Claudio Destito nasce nel 1959 a Roma.
Si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Vive e lavora a Lecco.

MOSTRE PERSONALI
2021
Lo stretto dei Messina – Studio museo Francesco Messina – Milano
2016
Il fine giustifica i mezzi – ESH Gallery – Milano
2013
Co(m)passo felpato – Palazzo Falck – Lecco
Minimal ironica – Zanini Contemporary Gallery – S.Benedetto Po (Mantova)
2010
Spazio arte Hangar Audi – Bergamo
Seno e coseno – Galleria Marelia – Bergamo
2006
Honoris causa – Galleria Milly Pozzi Arte – Como
2003
Bianco ironico – Galleria Il Milione – Milano
1997
Specchio delle mie brame – Galleria Sibernagl – Daverio (Varese)
1996
Galleria Flavia Zanetti – Magliaso (Svizzera)
1995
Galerie Krief (con Neri e Ponzio) – Parigi
1994
La realtà replicata – Fondazione Marazza – Borgomanero (Novara)
1993
Double gum – Galleria Eva Menzio – Torino
1989
Lo specchio tradito – Galleria Eva Menzio – Torino
1983
Arti visive proposte – Unione Culturale – Torino

MOSTRE COLLETTIVE – Selezione
2022
Un’altra idea di sospensione – a cura di Roberto Borghi – Opere della collezione Milly Pozzi Arte – Ex Tintostamperia Val Mulini – Como
2021
Natura pensata – Promosso da Credito Valtellinese – Mostra online
Roma Arte in Nuvola – Nuvola di Fuksas (con ESH Gallery) – Roma
Artverona 16 (con ESH Gallery) – Verona
Take care project – Fondazione 107 – Torino
Gallery Sweet Gallery – biennale di arte ambientale all’aperto (quarta edizione) – Mariano Comense (CO)
2019
The Others – Galleria Marelia – Bergamo
BAF – (con Galleria Melesi) – Bergamo
2018
Reality 80 – Galleria Gruppo Credito Valtellinese – Refettorio delle Stelline – Milano
Froment, Destito, Musashi, Soddu – Hatoba Gallery – Kyoto – Giappone
Blu. Segni dal mare – ESH Gallery – Milano
BAF14 – (con Galleria Melesi) – Bergamo
2017
WOPART – (con TAG Gallery) – Lugano (CH)
Tresor Basel – (con ESH Gallery) – Basilea (CH)
Roma: oltre la Pop Art e il Gruppo Uno – Galleria VS Arte – Milano
Artmontecarlo – (con ESH gallery) – Forum Grimaldi – Principato di Monaco
Artgeneve – (con ESH gallery) – Palexpo Geneve – Ginevra (CH)
2016
ArtVerona – (con ESH gallery) – Veronafiere – Verona
Urushi_ism – ESH gallery – Milano
Visita Privata: arte dagli anni 50 al contemporaneo – Palazzo delle Paure – Lecco
Milano scultura 2a edizione – Fabbrica del Vapore – Milano
Artmontecarlo – (con ESH gallery) – Forum Grimaldi – Principato di Monaco
The art of food valley – a cura di Chiara Canali – Palazzo Pigorini – Parma
2015
The art of food valley – a cura di Chiara Canali – Rezarte Contemporanea – Reggio Emilia
2014
Nudge – Galleria Marelia – Bergamo
Schermi delle mie brame – Fondazione 107 – Torino
Schermi delle mie brame – Triennale di Milano – Milano
2013
Spirito creatore 2 – Galleria Melesi – Lecco
L’alchimia dell’albero. La natura verde dell’arte – Orto botanico – Bergamo
Riflessi della fede nell’arte contemporanea – Palazzo delle Paure – Lecco
LIGHTness – Galleria Marelia – Bergamo
2012
Creativi per Lecco – Torre viscontea – Lecco
2011
CircusQuadrus – 30 artisti per Bruno Munari – Galleria Il Milione – Milano
Vanitas Se-Ducere – Galleria Marelia – Bergamo
2010
Intermittenze sul lago – Riva Bianca località Castello – Lierna (LC)
2009
YELLOW! variazioni in giallo – Galleria Marelia – Bergamo
2008
Creativi per Lecco – Torre Viscontea – Lecco
Automobile-autonobile – Galleria Colossi – Brescia
6 nel castello – A cura di Matteo Galbiati – Riva Bianca – Località Castello – Lierna (LC)
2007
MayWoman – Galleria Milly Pozzi Arte – Como
Chiari e geniali – 8 percorsi dell’arte contemporanea – Villa Mazzotti – Chiari (BS)
2006
Linee di fuga – A cura di Roberto Borghi – Galleria Milly Pozzi Arte – Como
Work in progress -Colossi Arte- Chiari (BS)
2005
Figure piane – Galleria Melesi – Lecco
2004
Premio Donato Frisia IV Ed. (Vincitore Premio Acquisto), Merate (LC)
2003
Arte è pace – Galleria Il Milione – Milano
2002
Lower Gallery, a cura di Annamaria Maggi, Galleria Fumagalli, Bergamo
2001
Morbidi – Galleria Luisa delle Piane – Milano
2000
Sine indice – Galleria Galica – Milano
Animalesca – Galleria Luisa delle Piane – Milano
1998
Da Ferrari alla Ferrari: omaggio ad un mito – A cura di Bianca Pilat – Parco Giardino Enzo Ferrari – Maranello (MO)
1997
Crivelli-Destito-Gadda – Galleria Palladio – Lugano
1996
Cabinet d’un amateur – Galerie Krief – Parigi
Erba del vicino – Galleria Melesi – Lecco
1994
Sotheby’s – Londra
Art is life – Sierkunst Museum – Gand
Le Tutesall – Lussemburgo
PMMK Museum – Oostenda
40×40 – Galleria Eva Menzio – Torino
1993
Art is life – Museo dell’Automobile- Torino
Dipinto di blu – Galleria Melesi – Lecco
1992
Territori occupati, Aceland – Galleria Arx – Torino
Chi più ne ha più ne metta – Galleria Margiacchi – Arezzo
1991
Autoritrattare – Galleria Filippo Fossati – Torino
1990
Verba manent scripta volant – Galleria Filippo Fossati – Torino
Contemporanea 40 – Galleria Sorrenti – Novara
1989
L.A. ’89 ArtFair – (Galleria Gentili) – Los Angeles
Biaf (Galleria Gielle) – Barcellona
1988
Liaisons – Galleria Eva Menzio – Torino
1985
International Experimental Art – Exibition-Fiatal Muveszek Klubja – Budapest
1984
Giovani artisti a Torino, a cura di Francesco Poli – Palazzo degli antichi chiostri – Torino

Opere

Photo gallery

Luogo

Galleria Marelia – Bergamo

Date

9 ottobre – 18 novembre 2010