Curatori mostra

Carlos Horacio Brasero, Paola Silvia Ubiali

JUAN MELE’

12 Relieves policromados
Parigi 1994 – 1998

Dopo la grande mostra monografica realizzata nel 2015 alla Mundo Nuevo Gallery Art di Buenos Aires, dove furono raccolte opere storiche dagli anni ’40 ai ’60 affiancate a quelle più recenti dagli anni ’70 ai ’90, la Galleria Marelia di Bergamo riunisce 12 rilievi policromi realizzati a Parigi da Juan Melé tra il 1994 e il 1998, nel corso del lungo soggiorno in Francia. I lavori furono presentati nel 2010 all’Ambasciata argentina a Parigi e in seguito portati in Italia dal nipote Carlos Horacio Brasero.

Juan Melé (Buenos Aires, 1923 – 2012) nel 1942 dopo aver completato gli studi alla Scuola Nazionale delle Belle Arti “Prilidiano Pueyrredon”, si avvicinò ad alcuni artisti in seguito raggruppati nell’Asociación Arte Concreto-Invención composta da Tómas Maldonado, Lidy Prati, Alfredo Hlito, Raúl Lozza, Enio Lommi, Manuel Espinoza. Il raggruppamento aprì ufficialmente nel 1945, ma già nel 1944 Tómas Maldonado, Lidy Prati, Rhod Rothfuss, Gyula Kosice, e Carmelo Arden Quin avevano stampato il primo e unico numero della rivista Arturo che, pur esprimendo una condivisa opposizione verso l’arte simbolica, divideva già i partecipanti in due gruppi artistici che segnarono il punto di partenza per una nuova avanguardia: il Movimento Madi, condotto da Carmelo Arden Quin, Kosice, Rothfuss e l’Associazione Arte Concreto-Invención portata avanti da Maldonado e Prati che nel frattempo si erano sposati. Per la prima volta in Argentina si sentiva la necessità di arrivare a un’arte non più rappresentativa o espressionista, ma oggettiva; un’arte che potesse parlare un linguaggio universale e portasse a positivi cambiamenti sociali.
Avendo immediatamente aderito all’Asociación Arte Concreto-Invención lo sviluppo dell’opera di Melé è caratterizzato dalla bidimensionalità dei piani e dalla vibrazione dei colori, tanto nelle opere pittoriche che nei rilievi e nelle sculture. Dagli anni ‘40 fino agli ultimi lavori l’artista propone un’estetica non figurativa, che si allontana dai concetti mimetici dell’arte e dove il piano, la linea, il colore e la luce si coniugano esprimendo la forza compositiva caratteristica di un artista consacrato alla creazione d’un’estetica che, attraverso le sue opere, gli permise di far parte delle più importanti collezioni a livello internazionale e di ricevere importanti riconoscimenti.
Quest’esposizione alla Galleria Marelia aggiunge un tassello alla conoscenza della carriera e del lavoro di una delle personalità più conosciute e premiate della storia dell’arte argentina.

BIO ARTISTA

Juan Melé nasce il 15 ottobre 1923 a Buenos Aires dove muore il 29 marzo 2012.
Dopo aver scoperto la sua precocissima passione per l’arte, a soli 11 anni inizia a frequentare i corsi di disegno di Enrique Rodríguez presso l’Universidad Popular de Villa Urquiza a Buenos Aires. Nel 1945 si diploma presso la Escuela Nacional de Bellas Artes “Prilidiano Pueyrredón” nella capitale argentina.
Nei primi anni ’40 frequenta l’avanguardia artistica argentina e aderisce all’Asociación Arte Concreto-Invención partecipando a numerose esposizioni di gruppo.
Nel 1948 vince una borsa di studio del governo francese che gli permette di partire per l’Europa (sulla stessa nave c’erano anche glI amici Vardánega e Arden Quin) e soggiornare a Parigi fino al 1950 dove Continua la formazione frequentando un Corso di Museologia all’École du Louvre e Incontrando artisti contemporanei tra i quali Georges Vantongerloo, César Domela, Nicolaus Pevsner, Sonia Delaunay, Constantin Brancusi, Georges Braque, André Lothe, Max Huber, Max Bill, Bruno Munari.
Al rientro a Buenos Aires, intraprende la carriera di insegnante e nel 1957 vince la Cattedra di Storia dell’Arte alla Escuela Nacional de Bellas Artes “Prilidiano Pueyrredón” dove egli stesso aveva studiato.
Tra il 1974 e il 1986 risiede e lavora a New York, dove oltre ad esporre in prestigiose gallerie pubbliche e private ottiene premi e onoreficenze. Nel 1987 ritorna a Buenos Aires e 1990 sue opere entrano nella prestigiosa Collezione svizzera Von Bartha.
All’inizio degli anni ’90 inizia un lungo soggiorno a Parigi dividendo la sua attività Creativa e la partecipazione a importanti esposizioni con l’insegnamento, le conferenze, gli scritti sull’arte contemporanea, pubblicando nel 1999 il volume La Vanguardia del 40 per le Ediciones Cinco e nel 2008 Memorias de un artista Concreto, per le edizioni La Stampa.
Nel 1997 è nominato professore associato alla cattedra di disegno della Universidad J.F. Kennedy di Buenos Aires e vince il Premio Alberto J. Trabucco dell’Academia Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires, ricevendo nel 2003 Primo Premio all’omonimo Salone e nel 2005 Gran Premio d’Onore.

Opere

Photo gallery

Luogo

Galleria Marelia – Bergamo

Date

19  settembre – 30 novembre 2018